Madeleine on the beach – Avventure estive e consigli estemporanei

Questa ve la voglio raccontare…

Da qualche giorno sono in un albergo sul mare con spiaggia privata e suoceri al seguito. Il mare è bellissimo, ma l’unico neo è che per accedere all’acqua si deve superare una spiaggia di sassi aguzzi che giusto chi ha fatto il corso da fachiro riuscirebbe a superare indenne. Per questo motivo ho fatto una cosa che come Love Coach proprio non si fa. Ho comprato le scarpe da scoglio. Sì, mie care ho ceduto e nel negozietto accanto all’hotel ho comprato queste cose orribili, antisesso, che mozzerebbero pure le gambe di Naomi Campbell.

Come vostra Love Coach vi ricordo che se siete in fase di acchiappo o soffrite andando a farvi il bagno con le infradito – e i sassi aguzzi che s’infilano ovunque – oppure cambiate spiaggia, ma le scarpe da scoglio sono bandite. È la regola.

Per me, invece, vale l’eccezione perché sono accasata da dodici anni, perché la mia dolce metà mi ha visto in condizioni pietose (vi dirò solo due parole: Post  e partum), ma soprattutto perché la mia missione estiva è stare dietro a una bambina di un anno che cammina da poco e il cui unico scopo nella vita è fare la spola dal mare alla spiaggia come se non ci fosse un domani, non di esibirmi in camminate seducenti per acchiappare più maschi possibile.

Ieri, però, Penelope si è ammalata. Nel senso che Penelope ha quasi 39 di febbre. Ricordiamo al mondo che Penelope è l’unica bambina che non si è mai ammalata mai per tutto il freddo inverno. Mia figlia ha avuto la febbre alta solo il giorno del mio compleanno (quando le mie sorelle e le mie amiche sono venute da me e abbiamo passato la giornata sul divano a guardare tutte le repliche di Alta Infedeltà su @RealTime) e ora che siamo in vacanza con 37 gradi di media. Mi pare giusto.
In ogni caso ieri pomeriggio dopo una giornata passata, invano, a cercare un po’ di fresco per la creatura e a mettere supposte di tachipirina, mia suocera si immola e io col marito al seguito passo un’oretta in spiaggia a riprendermi.
Bagnetto e Mojito, perché lo sognavo da almeno due anni.
Mentre io e marito stiamo bel belli a farci i fatti nostri – con le sue scarpe da scoglio (perché ho fatto alla signora del negozietto un’offerta irrinunciabile e le ho prese per tutta la famiglia, pupa inclusa) ad asciugare al sole, mentre le mie erano immerse in uno strato di sabbia e sassi aguzzi – si avvicina un ragazzo di Napoli. In seguito mio marito dirà al mondo che era uno del nord, ma la verità – e con buona pace di @CasaSurace – è che a volte cose del genere succedono anche qui da noi al meridione. Guarda con insistenza le nostre scarpette e chiede se per caso non siano le sue.
“Sapete le ho lasciate sugli scogli per farmi un bagno e non le ho trovate più”.
Mio marito alza mezzo secondo lo sguardo dal suo Sprizt, alza il sopracciglio destro con modi infastiditi e laconico risponde. “Sono le mie non so come aiutarti” e ritorna a guardare l’iPhone da bravo maschio italico.
Lui continua chiedendo se per caso non fossero le sue – numero 39-40 – io gli volevo spiegare che al massimo gli potevo dare le 21 di mia figlia, ma poi la conversazione è scemata e ognuno per la sua strada.
“Ma se davvero gli avessimo rubato le preziose scarpe da scoglio, secondo te le metterei in bella mostra? E poi se davvero gliele avessi rubate, gli direi Ah sono le tue? Scusa eccole?”
Ma la vera domanda che per me resterà insoluta nei secoli dei secoli è: perché ti compri le scarpe da scoglio – che sono brutte come un debito con Equitalia, ma hanno l’unico pregio di farti fare un bagno sereno e senza sassi sotto ai piedi – se poi te levi prima di entrare in acqua come un’infradito qualunque?
Mi sa che morirò con questo dubbio….
P.s. Anche se io non sono d’accordo cliccate QUI per comprare anche voi le vostre scarpette da scoglio!
Madeleine

Madeleine H., nata a Roma nel 1982, vive con il marito e i due figli Penelope e Ciro a Napoli. È autrice di diversi manuali di consigli d'amore tra cui i popolarissimi Il Metodo e Sos Ex e di diversi romanzi Chick Lit.

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