Il caldo è ufficialmente arrivato e come ogni fenomeno atmosferico che si rispetti, genera confusione e tumulto.
Cosa succederà? Reazioni collaterali uguali e contrarie
Quando arriva il caldo, ecco arrivare anche una serie di reazioni collaterali uguali e contrarie, direttamente e inversamente proporzionali al fattore climatico, base per altezza diviso due.
Tipico sentimento di questo periodo dell’anno è il rimpianto. Gli afosi 40° ti spingono a rimpiangere i glaciali -2° di quando avevi indosso il cerchietto con le renne. Dunque, in base al principio del rimpianto, la stagione preferita tende a mutare nel senso opposto alla stagione in corso: è inverno e si desidera l’estate, è estate e si invoca l’inverno.
Di pari passo parte all’unisono l’allerta dei telegiornali. Tempestivamente informano la popolazione del sopraggiungere del caldo perché, giustamente, la goccia di sudore che mi fa doppio giro della morte dalla punta del naso fino al mento, non ne è già un chiaro segnale.
Ancora, con l’allerta caldo, parte il pericolo persone anziane. E per quei poveretti “over- quando si può essere considerati anziani?” inizia l’arresto domiciliare, con tanto di cavigliera refrigerante: l’allarme scatta non appena la temperatura corporea supera i 25°.
Ne parlano i telegiornali, ma non solo. Poiché l’informazione è importante, diventa necessario condividere con gli altri i propri stati d’animo relativi al caldo e quindi è tutto un: “ho caldo”; “che caldo”; “con questo caldo non si vive”; “fa caldo”; “fa così caldo che non si respira”; “basta parlare del caldo, lo sappiamo che fa caldo!”
Quando arriva il caldo: i luoghi comuni…
Tanta frutta e verdura, dopo aver mangiato aspettare almeno il giorno dopo per farsi il bagno, bere circa 8 litri d’acqua per arrestare l’evaporazione, evitare le ore più calde della giornata che il sole è pronto a picchiarti in testa, immergersi nelle fontane della città per refrigerarsi l’anima.
Con il caldo passa pure la fame, lo sanno tutti!
Poi, la questione cibo. Pare che con il caldo passi la fame, che si chiuda lo stomaco, che non si riesca a mangiare, poi la morte. Perché non mangiare al fresco? Un gelatino? Un ghiacciolo? Chiudetevi nel frigorifero? Quelli che con il caldo non hanno fame sono come quelli che mangiano il gelato alla frutta: per me, un mistero.
Io mangerei tranquillamente anche Enrique Iglesias… che, appena scattata l’allerta, pare essersi scongelato per la sua nuova hit!
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