La mia personale recensione a caldo di The Crown 5, penultima stagione della chiacchierata serie tv sulla Regina Elisabetta, uscita il 9 Novembre su Netflix.
Meno di una settimana fa ci eravamo chiesti cosa aspettarsi da The Crown 5 (QUI potete rileggere il post). Eccoci qui, ore ed ore di binge watching dopo con la mia recensione.
L’ho guardata tutta d’un fiato! Devo dire che, sebbene non sia la mia stagione preferita, vale davvero la pena guardarla.
Per chi ancora non la conoscesse, The Crown è una serie tv prodotta da Left Bank Pictures e Sony Pictures Television per Netflix, una narrazione documentaristica, cioè basata su fatti storici realmente accaduti, che romanza dialoghi ed intrecci privati della famiglia reale più famosa al mondo.
Fin dalla prima stagione il successo è stato planetario e non ha deluso nemmeno l’ultima uscita, attualmente al primo posto tra le serie più viste di tutta la piattaforma di streaming.
Personaggi ed interpreti
La mia personale recensione, che non ha pretese da grande critico cinematografico, ma solo di appassionata della Corona britannica, non può che partire dal rinnovato cast di attori.
Nei panni della Regina Elisabetta avevamo lasciato il premio oscar Olivia Colman e ritroviamo oggi Imelda Staunton, da molti ricordata per il ruolo di Dolores Umbridge in due dei film della saga di Harry Potter.
Mi duole dirlo, ma il confronto è davvero inclemente: uno dei tratti distintivi di questa serie tv era quello di aver dato un volto nuovo al monarca più longevo d’Europa, dipingendola fin dalla giovane età dell’incoronazione come una donna forte e volitiva, ma anche come un essere umano sofferente esattamente come tutti noi.
Su questo aspetto, la Staunton non eccelle. Laddove la fine degli anni ’90 è stato il periodo nel quale la Regina si è maggiormente aperta con il suo popolo. Prova ne è l’accorata lettera nella quale definì il 1992 come il suo personale Annus Horribilis.
Al contrario, l’interpretazione di Elizabeth Debicki aka Lady Diana è davvero magistrale. In realtà l’attrice non le somiglia molto, ma la sua capacità di riprodurre gli atteggiamenti e le movenze delle Principessa del Galles lascia davvero senza parole.
Si conferma eccellente la scelta di Jonathan Pryce come Principe Consorte, sempre un passo dietro la Regina e completamente al suo fianco nelle scelte più ardue.
Infine va detto, ed è un commento piuttosto diffuso sul web, che Dominic West è davvero troppo affascinante per incarnare le vesti del Principe Carlo, attuale Re d’Inghilterra.
The Crown 5 – Outfit ed accessori
Un paragrafo a parte meritano gli abiti e gli accessori scelti per questa stagione. Sul profilo Instagram di The Crown ci sono diverse interviste a scenografi e costumisti che descrivono la genesi dei set e degli outfit indossati: per una Royal Addict come me, definirli interessanti è dir poco.
Tra tutti, come non menzionare quello che è stato definito il Revenge Dress di Diana, l’iconico tubino nero della stilista Christina Stambolian, da lei indossato all’indomani delle prime rivelazioni ufficiali sulla tresca di Carlo e Camilla.
Va detto che Lady D è diventata la Principessa del Popolo tanto per la sua innata spontaneità, quanto per il suo guardaroba che faceva sognare tutte le sue sostenitrici.
Ecco perché i look scelti hanno un ruolo così importante in questa serie tv e personalmente li ho adorati ad uno ad uno.
Verso l’ultima stagione, la sesta
Purtroppo devo unirmi a coloro che hanno espresso un certo disappunto per questa stagione perché a mio parere manca il tratto distintivo delle precedenti: l’empatia sviluppata nei confronti della famiglia reale inglese.
Se volessimo riassumere The Crown 5 basterebbe dire che si sofferma sugli intrighi amorosi di palazzo, inclusi quelli tra Carlo e Diana.
I retroscena della vita della sovrana lasciano il posto al gossip e il tutto si riduce ad un veloce excursus temporale degli anni ’90.
Forse come spesso accade questa è solo una scelta narrativa per creare hype per la sesta ed ultima stagione, ma personalmente la definirei come “frettolosa”.
Staremo a vedere cosa ci riserverà la prossima, non attualmente in produzione.