“Mio figlio mi sta distruggendo!” ho sentito una donna esclamare l’altro giorno, mentre facevo colazione al bar. Era una delle cosiddette “mamme a pezzi”. Cosa le accomuna? bambini capricciosi, senso di inadeguatezza e tanto tanto stress.
Alzi la mano chi non ha visto almeno un reel o TikTok che ritraeva la classica famiglia perfetta. Genitori in forma, bimbi biondi, vestiti tutti uguali e rigorosamente in palette con il profilo cromatico del feed. Impossibile non provare un po’ di sana invidia.
Ma basta distogliere lo sguardo dallo smartphone per accorgersi che, a differenza di quella realtà, c’è LA REALTÀ. Nel soggiorno di casa tua sembra scoppiata una bomba e i tuoi figli hanno appena distrutto il lampadario con una pallonata.
Respiro profondo: il lampadario era orrendo, regalo della suocera. Il resto, però, è un clamoroso disastro.
Essere madri è il più difficile dei compiti
Diciamoci la verità: essere madri nel 2023 è impresa eroica. Facciamo spazio ai nostri figli in un mondo in piena crisi climatica, economica, con guerre e pandemie, ma soprattutto abbiamo nelle mani una grandissima arma di distruzione di massa: i social media.
Prima dell’avvento dei social, le mamme avevano solo una cerchia ristretta di altre mamme con le quali paragonarsi. Sorelle, cugine, amiche, mamme dei compagni di scuola. Oggi le famiglie perfette sono ovunque e il confronto è impietoso.
E invece ci scontriamo ogni giorno con pianti, capricci, richieste incomprensibili. Ci chiediamo dove sia l’errore e sentiamo la nostra fonte di energia in perenne esaurimento. Ci trasformiamo in mamme a pezzi… Abbiamo messo al mondo un esserino che dipende totalmente da noi e questa sensazione può essere soverchiante, eppure raramente qualcuno ci conferma che sì, è normale sentirsi così.
Mamme a pezzi: i bisogni dei figli prima dei nostri
I nostri figli hanno bisogno di noi e questo bisogno, a volte, eclissa i nostri, ruba sonno, tempo alla coppia, attività piacevoli che eravamo abituate a fare. E non è vero che, come dicono molte influencer, “con un po’ di organizzazione si può fare tutto”, persino fare il giro della Colombia in un van con un bambino di un anno. Molto più spesso, con un po’ di organizzazione, si può fare il minimo sindacale: arrivare alla sera, stremate.
Torniamo alla foto perfetta della famiglia perfetta.
Non esiste casa in cui i bambini non facciano capricci, il salotto non sia un putiferio e il lampadario sia ancora integro. Piuttosto, scegliete con attenzione i vostri punti di riferimento, che certamente non si trovano sul feed di una influencer che ha fatto 3 pargoli ed è rimasta una taglia 38.
E se vi sentite mamme a pezzi, prendete un bicchiere di vino, sdraiatevi sul divano e scrivete a un’amica mamma. Vi sentirete subito meglio.